I Siti d'Immersione Di seguito, riportiamo una breve descrizione di alcuni tra i siti d'immersione più significativi: · Relitto Douglas Dakota C-47: aereo da trasporto dell’aviazione italiana nella II Guerra Mondiale successivamente assegnato alla Scuola Plurimotori; scomparso dai segnali radar nel 1960 con i 5 membri dell’equipaggio. Oggi il relitto giace a 17 mt di profondità su un fondale di sabbia e posidonia. Aveva due motori ad elica stellari ancora presenti. La fusoliera invece non è presente. · Relitto “Attilio Deffenu”: incrociatore ausiliario italiano affondato nel 1941 da un sommergibile inglese. La nave era lunga circa 100 metri ed era armata di due grossi cannoni ancora presenti sulla nave. Il relitto si presenta quasi intatto e si trova a -33 metri. L’immersione è splendida ed è adatta a subacquei esperti. In basso potete vedere un video del relitto:
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Secca
Rotonda: secca dalla forma circolare che si circumnaviga
interamente in un immersione di circa 45’. Il cappello della secca
inizia a 8 metri e le pareti cadono fino a 20 metri. E’ caratterizzata
da cavità e piccole grotte che ospitano organismi sciafili e pesce di
tana. Particolarmente suggestive sono le spugne Axinella
che superano il metro di lunghezza. ·
Secca
della Livezza: immersione adatta anche ai neofiti in quanto
molto bassa; inizia a 7 metri e finisce a 13 metri sul fondale
sabbioso. Le pareti si presentano verticali in alcuni punti e degradanti
in altri. Frequenti gli avvistamenti in tana di esemplari di Sciaena
Umbra (corvine), ormai divenuti sempre più rari. ·
La
Zavorra: immersione
quadra impegnativa alla profondità di 35 mt. Si presenta un grosso
cumulo di pietre che costituivano la zavorra di una nave antica. Accanto
ad esse si distinguono due cannoni ricoperti di concrezioni. ·
Taglio dell’Ancora:
taglio particolarmente bello per l’ottima visibilità. Si trova a
circa 4 miglia dalla costa ed inizia a -22 metri per finire a -28.
Grazie alla sua estensione, è possibile effettuare due immersioni
completamente diverse. Su di esso, giace un’ancora ammiragliato di
circa 4 metri con relativa catena. E’ popolato da murene, cernie,
aragoste, cicale, saraghi, tonna galea, axinella, eunicella cavolini e
singularis. ·
Gli
Scaloni: immersione per sub esperti che arriva fino a 40 metri. Gli scaloni di roccia iniziano a
29 metri e creano un paesaggio simile ad un anfiteatro. Frequente
l’incontro con grosse cernie e murene in tana. ·
Relitto “Asmara”: nave
frigorifero italiana affondata nel 1942 da un sommergibile inglese. Nata
come nave passeggeri, era stata requisita ed armata dalla Regia Marina.
Trasportava alimenti nel corso della II Guerra Mondiale. Di essa
rimangono le strutture portanti, che rassomigliano alla carcassa di un gigantesco
animale, in quanto negli anni ’60 venne tagliata a pezzi e ne furono
recuperati i metalli. L’immersione è molto semplice: la profondità
massima è di 19 metri. ·
Secca
Carriero:
immersione molto impegnativa che vede un paesaggio di pinnacoli di
roccia molto alti ed estesi, ricoperti da spugne Spongia
Agaricina e Spongia
Officinalis. Il fondale va da -40 a -46 ed ospita grandi cernie
brune e murene Muraena Helena. ·
Secca di Bocche di
Puglia:
secca molto suggestiva dal punto di vista paesaggistico, caratterizzata
da profonde cadute di roccia che partono da 10 metri ed arrivano sino ad
oltre 30 metri di profondità. Essa è molto ampia e quindi offre due
immersioni differenti. Su di essa è possibile trovare molte munizioni
abbandonate negli anni ’60 dalla Marina e due ancore ammiragliato
lunghe 4 metri che si possono far risalire al ‘600. Offre la più
vasta varietà di flora e fauna tipicamente mediterranea che è
possibile osservare lungo il nostro litorale. ·
Secca di S.
Andrea:
sito ricco di fauna ittica; molto frequenti i branchi di saraghi ed
occhiate, ma anche dentici, orate, musdee, gronghi, murene, aragoste e
cicale. Il fondale cade da 7 metri fino ad oltre 20 e si presenta molto
vario: pareti più o meno alte e rocce sparse nascondono parecchi
residuati bellici, tra cui una suggestiva distesa di bombe d’aereo
lunghe circa 60 centimetri. Sulla parete non illuminata dal sole,
numerosi nudibranchi delle specie Flabellina
Affinis e Cratena Peregrina
si cibano dei polipi degli idrozoi Eudendrium
Sp. ·
Punta del
Serrone: allontanandosi
di circa 50 mt in direzione Est da tale punta, si incontra una caduta di
roccia sulla sabbia che proietta il subacqueo dai 6 ai 15 metri di
profondità. Questo costone offre scenografie molto varie: pareti
verticali, canyon che partono quasi dalla superficie e che terminano con
un passaggio al di sotto di archi di roccia, grotte passanti e fondali
scogliosi degradanti. Il sito d’immersione è particolarmente
interessante per l’enorme quantità di organismi sciafili. ·
Padre
Pio: alla
profondità di 16 mt si staglia, tra due costoni rocciosi che si
incrociano, una statua di Padre Pio, immersa nelle acque brindisine come
segno di devozione. La statua è alta all’incirca 3 metri e
rappresenta il fulcro di un’immersione caratterizzata da pareti
sommerse, interrotte da piccole cavità, sulle quali vivono i colorati Cerianthus
Membranaceus. ·
Punta
Penne: immersione
in parete che parte dalla superficie fino ad una profondità massima di
24 metri. E’ spesso popolato da grossi gronghi e aragoste in un
paesaggio dominato dalle spugne Axinella
Cannabina e da gorgonie Eunicella.
A fine immersione, verso la punta estrema, si incontra frequentemente
una leggera corrente contraria. ·
Taglio di
Acquechiare:
taglio adatto a tutti i subacquei, dai principianti a i più esperti. La
profondità massima che si raggiunge è di 17 metri. Dal nome è
intuibile che la visibilità è spesso ottima: ciò permette di godere
appieno dei mille colori offerti da gigli di mare, colonie rosse di
falso corallo e spugne dalle varie tinte. Nelle tane si possono
incontrare murene e pesci di grosso taglio, soprattutto saraghi e musdee. ·
Taglio di
Giancola:
taglio simile al precedente ma ancora più frastagliato e quindi
ricchissimo di tane; occhiate e saraghi di notevole pezzatura cercano di
nascondersi nei rifugi profondi che gli scogli offrono. La profondità
massima è di 18 metri. Per i subacquei “tecnici” (cioè in possesso di brevetti specifici che abilitano ad immersioni con miscele), possiamo proporre le seguenti immersioni, non adatte a subacquei in possesso di brevetti ricreativi: ·
Secca
48: è una secca
molto famosa del litorale brindisino, purtroppo meta di molti pescatori
di frodo negli anni passati. Ciononostante, soprattutto al mattino, è
possibile incontrare grosse cernie fuori tana e ricciole di passaggio.
La profondità va dai 48 ai 60 metri. ·
Relitto dei 60
metri:
è il pezzo centrale, lungo circa 40 metri, di uno scafo affondato. Si
presenta rovesciato, con la chiglia rivolta verso la superficie. Le
strutture in acciaio fanno pensare ad uno scafo abbastanza recente,
risalente al massimo alla II Guerra Mondiale. ·
Relitto dei 72
metri:
si presenta come un enorme vascone dato che il ponte, che
prevedibilmente doveva essere in legno, non è più presente. La prua
verticale lascia pensare ad una nave che potrebbe risalire alla I Guerra
Mondiale: presumibilmente una torpediniera francese. Il relitto ospita
decine di aragoste enormi. ·
Relitto “Tricheco”:
sommergibile italiano da noi scoperto qualche anno fa, è divenuto noto
grazie ad un articolo scritto dalla rivista “Focus Storia” sulla
nostra scoperta e sulla sua storia. Esso fu affondato nel 1942 da 2
siluri britannici appena fuori dal porto di Brindisi. Giace a -81 mt ed
è diviso in tre tronconi. Si distingue la torretta, il cannone, la
mitragliatrice e gli sfoghi d’aria tipici della classe Squalo.
L’immersione è molto impegnativa soprattutto per la scarsa visibilità. · Relitto “Confienza”: torpediniera italiana affondata per collisione nel 1940. Anch’essa è stata ritrovata dallo staff di Aquademia a circa 80 metri di profondità. Il relitto è abbastanza integro ed in assetto di navigazione. Anche questa immersione è molto tecnica. |
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